
02 Set LO SPOSO, L’ALTRO PROTAGONISTA DEL MATRIMONIO
Ormai si sa, anche l’uomo dimostra vanità nel giorno del proprio matrimonio ed anche lui in quanto sposo vuole apparire al meglio. Per questo la scelta del capo da indossare è un momento importante a cui va dedicata la giusta attenzione.
Anche lo sposo, come la sposa, nella scelta dell’abito dovrà tenere in considerazione lo stile della cerimonia e del ricevimento, della stagione e del contesto del matrimonio. Al momento della scelta dell’abito, lo sposo dovrà, infatti, valutare se il matrimonio si terrà in chiesa o in municipio, se sarà sfarzoso o discreto, se si svolgerà in città o in campagna, se in estate o in inverno, se la mattina o il tardo pomeriggio.
Per dirla in due parole: anche per lo sposo vige la regola dell’armonia. Il vantaggio per lo sposo è che la scelta dell’abito può essere condivisa con la sposa, la quale quindi potrà supervisionare e garantire anche l’armonia della coppia.
Di solito, per trovare l’abito giusto per lo sposo è sufficiente muoversi con 2-3 mesi di anticipo anche perché nei negozi specializzati è possibile acquistare tutti gli accessori in coordinato con l’abito: camicia, gilet, cravatta o papillon e scarpe.
La prova finale può essere fatta con un amico, con il padre o con la madre, escludendo la sposa per garantire un minimo di sorpresa finale anche a lei.
Ma veniamo alle tipologie di abiti e a come questi vanno scelti.
Il tight o morning suit è l’opzione più classica per un matrimonio formale purché si svolga entro le 16.00. Meno formale è il mezzo tight che va però indossato sempre per matrimoni diurni senza accessori (guanti e cappello) ma con la giacca a code.
Lo smoking è l’abito da sera per eccellenza, indossato quindi dopo le 18.00 e categoricamente con cravatta nera come da etichetta. Ormai indossato come abito da sposo dopo la scelta di George Clooney.
Il frac può essere indossato invece anche per i matrimoni serali pur non essendo la sua destinazione primaria. Altra alternativa per lo sposo è il classico abito con giacca monopetto a tre bottoni, grigio antracite o blu scurissimo con gilet, camicia bianca e cravatta microdisegni che dovrà sfiorare la fibbia della cintura. Mai in nessun caso la giacca può essere doppio petto. I pantaloni non devono portare il risvolto e le scarpe saranno delle diplomat stringate in vitello nero: banditi i mocassini e le derby con i disegni a coda di rondine. Le calze saranno lunghe e scure.
Se si vuole sfuggire a tutte le proposte su elencate è possibile scegliere proposte alternative e si può spaziare tra stili e tendenze, nella consapevolezza però che state optando per l’eccentricità e non per l’eleganza e raffinatezza.
Ma poi la wedding planner a cosa serve?
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